Cento anni - due volumi indivisibili
Prezzo di listino
€16,99
Isbn: 9788898647651
Editore: Gondolin
Autore: Giuseppe Rovani
Pagine: 2 vol. , 688 + 704
Data di pubblicazione: Giugno 2019
Pagine: 2 vol. , 688 + 704
Data di pubblicazione: Giugno 2019
In poche parole:
Dai primi moti libertari illuministici alla caduta della Repubblica di Venezia, un secolo di storia nel capolavoro della letteratura italiana dell’Ottocento.
Dai primi moti libertari illuministici alla caduta della Repubblica di Venezia, un secolo di storia nel capolavoro della letteratura italiana dell’Ottocento.
Sinossi:
Scritto tra il 1859 e il 1864, Cento anni racconta un secolo di storia italiana, dal 1750 al 1850, in uno scenario che si sposta da Milano a Venezia, da Roma a Parigi: un periodo particolarmente intenso, perché abbraccia, fra l’altro, l’epopea napoleonica, che tanta influenza ha avuto sugli avvenimenti successivi del Risorgimento e sugli aneliti sociali di libertà ed emancipazione. Sempre aperto a digressioni di storia, cronaca, politica e arte, il romanzo racconta le vicissitudini di quattro generazioni, unite dalla testimonianza del personaggio-narratore Giocondo Bruni, vecchio di ottantotto anni: cuore del romanzo è l’ascesa di due stirpi milanesi, i Baroggi e i Suardi, dall’oscurità alla fama dell’arte e delle armi. Tra di loro, spicca la vicenda di Andrea Suardi detto il Galantino, il furbo lacchè venuto su dal nulla che, grazie al furto di un testamento e al suo fiuto dei tempi (è un voltagabbana che sta ora con gli austriaci, ora con Napoleone), riesce a diventare il più ricco banchiere di Milano. Intorno a lui si agitano le tendenze, le passioni, le aspirazioni e i sentimenti dell’Italia dell’epoca, in un mondo fatto di banchieri, nobili, militari, contadini, popolani, grandi della storia (Napoleone, Prina, Manin, Beaumarchais, Francesco I) e artisti sette-ottocenteschi (Parini, Algarotti, Frugoni, Gozzi, Chiari, Canaletto, Foscolo, Winkelmann, Manzoni, Hayez, Rossini, Donizetti).
Scritto tra il 1859 e il 1864, Cento anni racconta un secolo di storia italiana, dal 1750 al 1850, in uno scenario che si sposta da Milano a Venezia, da Roma a Parigi: un periodo particolarmente intenso, perché abbraccia, fra l’altro, l’epopea napoleonica, che tanta influenza ha avuto sugli avvenimenti successivi del Risorgimento e sugli aneliti sociali di libertà ed emancipazione. Sempre aperto a digressioni di storia, cronaca, politica e arte, il romanzo racconta le vicissitudini di quattro generazioni, unite dalla testimonianza del personaggio-narratore Giocondo Bruni, vecchio di ottantotto anni: cuore del romanzo è l’ascesa di due stirpi milanesi, i Baroggi e i Suardi, dall’oscurità alla fama dell’arte e delle armi. Tra di loro, spicca la vicenda di Andrea Suardi detto il Galantino, il furbo lacchè venuto su dal nulla che, grazie al furto di un testamento e al suo fiuto dei tempi (è un voltagabbana che sta ora con gli austriaci, ora con Napoleone), riesce a diventare il più ricco banchiere di Milano. Intorno a lui si agitano le tendenze, le passioni, le aspirazioni e i sentimenti dell’Italia dell’epoca, in un mondo fatto di banchieri, nobili, militari, contadini, popolani, grandi della storia (Napoleone, Prina, Manin, Beaumarchais, Francesco I) e artisti sette-ottocenteschi (Parini, Algarotti, Frugoni, Gozzi, Chiari, Canaletto, Foscolo, Winkelmann, Manzoni, Hayez, Rossini, Donizetti).