Contro-canti
Sottotitolo: Per non omologarsi al pensiero dominante
ISBN: 9788864090689
Pagine: 80
Data di pubblicazione: Ottobre 2010
In poche parole: Riflessioni sul mondo e sulla società contemporanea, non in linea con il politicamente corretto ma in accordo con la Tradizione.
“Contro-canti”: cioè pensieri, riflessioni, ragionamenti non in linea con il politicamente corretto. Non in accordo con le banalità dei luoghi comuni che assediano una cultura sempre più effimera e superficiale. Abbiamo semplicemente voluto ragionare, liberamente, sulle questioni importanti: Dio, la vita, l‟amore, la fede, la morte, l’aborto, l’eutanasia… Questa fatica, di analizzare la realtà, la cronaca, ciò che passa e ciò che resta, nasce da uno sguardo sull’ambiente circostante curioso, speranzoso, dinamico; nasce da un’amicizia all’interno dell’associazione, “Libertà e persona”, che da diversi anni cerca, come una voce fuori dal coro, di dire la sua, ma in accordo con una bimillenaria Tradizione che a noi non pare debba essere così facilmente cancellata in nome di un progresso spesso fasullo e di una mancanza di ideali e di valori, che sfocia sovente nel più triste nichilismo.
Recensioni:
Toscana Oggi 28/11/2010, Maurizio Schoepflin
La cultura e il modo di pensare odierni sono spesso permeati diluoghi comuni: questa caratteristica viene indicata mediantela fortunata espressione «politicamente corretto», coniata direcente per identificare la scelta ideologica di chi tende adappiattirsi sulle posizioni più diffuse e più rispondenti alle modeintellettuali che via via si affermano, quasi che non siaopportuno contraddire ciò che comunemente viene sostenutointorno alle questioni più delicate e profonde. Vari autori, moltocritici nei confronti di tale conformismo, convinti dellostrapotere che oggi hanno le frasi fatte e accomunati dallacondivisione di un progetto di difesa della tradizione cattolica,hanno collaborato alla realizzazione di un libretto agile madenso, Contro-canti. Per non omologarsi al pensiero dominante, acura di Francesco Agnoli e Marco Luscia (Fede & Cultura, pp. 80, euro 6), che propone una rilettura non scontata, anzi, diremmoproprio controcorrente, di alcuni temi di fondamentale rilevanzaper l’uomo, quali la vita, l’amore, la fede, l’eutanasia, l’aborto, lamorte. L’amore esiste, può essere eterno, ed è indissolubile, conCristo al centro; la «singlitudine», che oggi è assai di moda, èsolitudine, tristezza, rifiuto dell’impegno. La coscienza non è unasorta di oracolo capace di distinguere senza errore il bene e ilmale, forma estrema del soggettivismo e del relativismo, oggitanto osannati. Il Natale non è un’invenzione, una stupida favoletta alla quale nessuno può più credere, ma un avvenimentoben fondato anche dal punto di vista storico, che conferma ciòche da sempre è stato creduto. L’origine della vita e dell’uomonon sono il prodotto casuale e senza senso dell’evoluzione, ma ilfrutto di un progetto, che non può essere che divino. La RU486 èuna sorta di «pesticida umano» e non un semplice strumento perfar trionfare la libera volontà della donna di accogliere o menoun figlio. L’apertura delle porte alla dolce morte e al diritto alsuicidio assistito non è indice di progresso e di libertà, ma ilsegno allarmante della volontà umana di avocare a sé il dominiodella vita. Ecco le idee principali contenute in questo libro cheaiuta davvero a riflettere, specialmente in tempi i cosiddettopensiero debole.