Quella cara vecchia pipa
Sottotitolo: Le piccole cose, le canzoni, le favole e la tradizione in Gilbert Keith Chesterton
ISBN: 9788864092959
Pagine: 192
Data di pubblicazione: Aprile 2014
In poche parole: Un appassionato saggio su Chesterton dopo il trionfo dello stesso al Meeting di Rimini.
“Quella cara vecchia pipa” è una canzone che Chesterton udì e meditò a lungo: “Forse la pipa è una reliquia, oltre che un ninnolo”. Essa è l’emblema del giusto rapporto con le cose, rappresenta la sacralità della persona, della famiglia e si erge a baluardo contro l’insensatezza moderna del sovvertimento dell’ordine naturale e dell’ortodossia cattolica. Il vigoroso valore delle piccole cose, delle favole e della tradizione rimandano all’onnipotenza del Creatore. Alla luce della Rivelazione divina Chesterton trasfigurò il reale senza perderne il contatto, anzi esigendolo come umile roccaforte del pensiero. L’attualità di questo grande “Defensor fidei” (come alla sua morte lo chiamò Pio XI) è resa ancor più visibile dalla crisi innanzitutto dogmatica e dottrinale che stiamo attraversando, com’egli stesso scrisse: “Non ci sfiorava nemmeno il pensiero che il semplice rinnegamento dei nostri dogmi avrebbe portato ad un’anarchia così disumana e demente”. Con questo saggio si scopre un itinerario di salvezza (in primis la salvezza dell’anima come raccomandava Padre Brown) attraverso le riflessioni che Chesterton fece sull’ortodossia e il dogma (L’uomo è un animale che produce dogmi), sull’onore domestico e la salvaguardia della piccola proprietà, sulle antiche tradizioni riguardanti la terra, il focolare e l’altare.
Conferenza di Fabio Trevisan nel Festival di Fede & Cultura 2016 su Chesterton e sul libro "Quella cara vecchia pipa".
Recensione di Omar Ebrahime, Il Corriere del Sud 21 luglio 2014
Invito alla lettura, di Alessandro Gnocchi, Riscossa Cristiana 8 luglio 2014