Finis Austriae
Sottotitolo: La santità dell'ultimo imperatore
ISBN: 9788864091143
Pagine: 196 con illustrazioni
Data di pubblicazione: Novembre 2011
In poche parole: La fine dell’epopea della famiglia imperiale asburgica attraverso la vicenda dell’ultimo imperatore, Carlo, esiliato nonostante i tentativi di pace, e poi beatificato da Giovanni Paolo II.
Svelata con genio storico e letterario fino nei meandri più nascosti, la saga degli Asburgo diventa la metafora di un mondo scomparso, degli ultimi istanti di un destino fatale e corale, realtà storica che si trasforma in un mito consacrato dalla Chiesa con la beatificazione dell’Ultimo Imperatore Carlo I d’Austria.
Recensioni:
Il Beato Carlo I d’Absburgo, ultimo imperatore cristiano – di Giovanni Lugaresi, Ricognizioni, 7 febbraio 2014
Città Nuova Online 5 febbraio 2012
"Romana de Carli Szabados, “Finis Austriae”, Fede & Cultura, euro 18,00 – La vicenda di Carlo I d’Asburgo, l’ultimo imperatore dell’Impero austro-ungarico ora beato, minuziosamente rivisitata con esemplare partecipazione. La ricostruzione del personaggio, fatta dall’autrice istriana, privilegia il santo piuttosto che l’uomo di governo".
De Carli Szabados - un nuovo libro sulla "Finis Austriae"
Il Piccolo, 11 novembre 2011 p. 33
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Gli Asburgo sono il tema prediletto della narrativa di Romana de Carli Szabados che in una quindicina di libri è andata via via rivisitando gli esponenti di quella dinastia, una rivisitazione in cui acutezza psicologica e partecipazione emotiva caratterizzano il tratto distintivo di uno scrivere personalissimo. Il nuovo libro dell’autrice nata a Pola, “Finis Austriae. La santità cercata” (edizioni Fede & Cultura, Verona; prefazione di Franco Fornasaro, pagg. 200) verrà presentato oggi alle 17.30 alla libreria Svevo di Galleria Fenice, via Battisti, e a parlarne sarà Aldo Rampati, segretario regionale dell’Associazione Italia Austria, cui seguiranno gli interventi di Carla Guidoni e Renato Borsotti. L’autrice sarà presente. Se la figura di Carlo I, proclamato beato a Roma il 3 ottobre 2004, aveva già affascinato Szabados in una delle sue precedenti pubblicazioni, l’ultimo imperatore d’Austria Ungheria ritorna, da protagonista, con ulteriori e approfondite sfaccettature, in questo nuovo libro il cui capitolo conclusivo è dedicato a Otto d’Asburgo che, morto lo scorso 4 luglio, era il primogenito del sovrano. Un sovrano divenuto imperatore ventinovenne, nel 1916, alla morte di Francesco Giuseppe di cui era pronipote. |
E imperatore, Carlo lo fu per soli due anni durante i quali assistette impotente, nonostante i tentativi di pace al tracollo dell’impero, in una Europa che il primo conflitto mondiale stava dilaniando. Di questo Asburgo l’autrice evidenzia subito la purezza, l’integrità e quel fervore religioso amorosamente condiviso con Zita di Borbone Parma, moglie e madre esemplare. Un breve percorso umano e imperiale quello di Carlo, cui tuttavia il destino non fece sconti, quasi la fatale sequenza di drammi e di lutti che aveva segnato la dinastia, non potesse risparmiare anche l’ultimo giovane sovrano che nei due soli anni di regno e i tre dell’esilio, sofferse più di tutti i suoi predecessori insieme. Una sofferenza, che Szabados – germanista e traduttrice – rende palpabile nelle commoventi pagine sull’agonia dell’imperatore a Madeira ove morì, non ancora trentacinquenne il primo aprile 1922. E sul letto di morte, Carlo volle avere vicino il piccolo Otto, il primogenito che, adulto, rinunciò a ogni pretesa dinastica e diventò parlamentare europeo. Di lui l’autrice fa un “ritratto” che non può non coinvolgere il lettore. Grazia Palmisano |

