Il quotidiano "Avvenire" ha pubblicato un articolo intitolato "La teologia di Tolkien contro le ideologie" di Roberto Presilla a proposito di come "Il Signore degli Anelli" sia stato troppo spesso strumentalizzato al di là delle intenzioni del suo Autore. Cosa ne penso?
Fa discutere il remake (l'ennesimo!) del classico di Walt Disney "Biancaneve e i sette nani", che questa volta però non ha i nani (e nemmeno il principe), in nome dell'inclusività e del politicamente corretto. Ma siamo sicuri che questa sia la strada giusta? Perché raccontare sempre le stesse storie?