In occasione della mostra su Tolkien a Roma si è assistito al peggio della politica italiana: Tolkien è ancora una volta stato usato da una parte per il lancio di un programma culturale di destra, dall'altra per avanzare una critica da sinistra che non considera l'autore del "Signore degli Anelli" letteratura ma paraletteratura. Con l'entrata in campo di una serie di intellettuali snob e radical chic.
Il Prof. Giovanni Zenone legge l'inizio del romanzo di Helene Haluschka "Il parroco di Lamotte", nel quale facciamo conoscenza con i primi tre personaggi.
Il Prof Giovanni Zenone condivide con voi la sua recensione del libro "I quaderni botanici di Madame Lucie", a firma di Mélissa Da Costa (BUR Rizzoli), tra i dieci autori più venduti in Francia negli ultimi anni.
Petunia Dursley, la zia di Harry Potter, è un personaggio che spicca per la sua ostilità e il suo disprezzo nei confronti del mondo della magia, e per questo si preclude una via di accesso al fantastico; anche il suo matrimonio con il conformista zio Vernon prova questa assoluta chiusura. È possibile che, attraverso zia Petunia, J.K. Rowling sia in dialogo con altri autori che hanno riflettuto sul rapporto tra il nostri mondo e il mondo fantasia, come Michael Ende e J.R.R. Tolkien? Forse opere come la saga di Harry Potter, "La storia infinita" e "Il Signore degli Anelli" sono state edificate su un terreno comune per parlare alla nostra contemporaneità, interrogandoci sul nostro rapporto con Fantàsia e il Mondo Secondario: solo un rapporto proficuo tra i mondi rende possibile di risanarli.
Qualche giorno fa è andato in onda un "approfondimento" su Tolkien e la mostra a lui dedicata alla GNAM di Roma con la classica domanda: Tolkien è di destra o di sinistra? Ma, stando a quel che si è visto, sembra piuttosto essere una testa di ponte per l'elaborazione di un programma culturale governativo.