Uno dei problemi più difficili da risolvere nella narrativa tolkieniana, perché lasciato irrisolto dallo stesso Autore, riguarda il rapporto tra la natura e le varie creature. Paolo Nardi, massimo esperto di Tolkien in Italia, ci parlerà di questa spinosa questione.
In controtendenza rispetto all'epoca puritana nella quale vide la luce, "Il Bosco oltre il mondo" di William Morris è un romanzo attraversato da un erotismo strisciante e perturbante legato a due figure femminili, la Signora e la Fanciulla: la prima rappresenta il potere della seduzione sfrenata, la seconda l'invito alla castità. Il sesso è dunque un elemento fondamentale all'interno della narrazione e dell'Altrove fantastico, e attraverso esso è possibile vedere la critica portata da Morris alla morale e alla società del tempo.
Prosegue la pubblicazione in italiano della "Storia della Terra di Mezzo" con il primo volume dedicato alla genesi del "Signore degli Anelli", che documenta il processo di scrittura attraverso le varie redazioni. Parliamo del primo capitolo, quello della festa di compleanno di Bilbo, che all'inizio si era sposato e aveva dei figli, tra i quali Bingo, il protagonista della nuova storia. Un documento eccezionale per capire come Tolkien lavorava pur non essendo uno scrittore professionista, alle prese con un seguito de "Lo Hobbit" che nemmeno lui aveva idea di come sarebbe venuto.
Esce la nuova edizione (con mia traduzione e postfazione) de "Il Bosco oltre il mondo" di William Morris, uno dei primi romanzi fantasy in senso moderno, con un eroe che parte all'avventura verso un reame fantastico governato da leggi proprie e scopre il suo posto nel mondo.
Perché Vittorini decise di non pubblicare "Il Signore degli Anelli" per Mondadori nel 1962? La risposta sta in quello che scrisse nella sua lettera di rifiuto, che rivela problemi di ordine ideologico ma anche commerciale: non c'era alcuna garanzia che il capolavoro di Tolkien avrebbe incontrato il favore dei lettori italiani, in un panorama editoriale e letterario molto diverso da oggi e profondamente avverso al fantastico. Quel che è certo è che, se Mondadori avesse pubblicato "Il Signore degli Anelli", la ricezione id Tolkien in Italia sarebbe cambiata.