Nelle principali librerie italiane un’occhio attento non potrà certo non notare la presenza, talvolta imponente, di libelli o pamphlet contro il Cristianesimo, contro l’Islam e contro l’Ebraismo, mentre difficilmente troverà anche solo un’opuscolo di critica nei confronti del Buddismo, la religione della pace e della tolleranza per antonomasia conseguentemente molto ben vista all’interno di quel panorama intellettuale laicista che sponsorizza sparate anti-clericali di ogni risma...
Che fegato, Roberto Dal Bosco. Gettarsi anima e corpo contro il religioso più amato del mondo, ovviamente il Dalai Lama. E contro la religione più ammirata, ovviamente il buddismo. Ma come gli è venuto in mente di scrivere un libro intitolato Contro il buddismo?
Secondo romanzo di Benson per il sottoscritto, e seconda gradita sorpresa. Dopo aver curato l’edizione italiana de I necromanti (nel frattempo uscito, neanche a farlo apposta, anche per Lindau con il titolo Gli stregoni), sempre per Fede & Cultura ho curato l’uscita di questo Il trionfo del Re...
Per meglio capire la la competenza dell'Autore, la profondità e serietà del volume così banalizzato da Avvenire si legga l'ottima intervista rilasciata da Roberto Dal Bosco a Libertà e Persona.