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250. Paperino e il cimiero vichingo

narrativa paolo nardi tolkien

250. Paperino e il cimiero vichingo

In questa storia di Carl Barks, Paperino è protagonista di un'avventura in stile vichingo per ritrovare un antico manufatto, un cimiero appartenuto a Olaf l'Azzurro, primo scopritore del continente americano: una potente e acuta riflessione sul tema del potere che trasforma tutti, anche i buoni e i bambini, in linea con quanto espresso da Tolkien nel "Signore degli Anelli". Ma la morale è ben diversa, e riflette sulla differenza tra il mondo antico dell'eroismo e il mondo moderno degli avvocati e della pigrizia che ci deriva da una società comoda anche se insoddisfacente.

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249. L'antichità della Città del Lago

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249. L'antichità della Città del Lago

Se la Città del Lago de "Lo Hobbit" è contraddistinta da una popolazione moderna e borghese, attaccata ai commerci e a una visione mercantilista dell'esistenza, presenta anche tutta una serie di elementi antichi e arcaici che si connettono a un passato di grandezza ormai dimenticato perché non ascoltato. Nella sua descrizione Tolkien ha tenuto sicuramente conto dei veri caratteri delle città lacustri scoperte nella seconda metà dell'Ottocento, mettendo in dialogo Mondo Primario e Mondo Secondario.

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248. Topolino e i folletti irlandesi

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248. Topolino e i folletti irlandesi

Nella storia del 1953 "Topolino e la scarpa magica" la Disney ci porta nientemeno che alla scoperta del folklore irlandese: Topolino infatti incontra il piccolo popolo dei folletti e deve aiutarli a detronizzare il loro perfido re. Non mancano però rimandi espliciti al film "Un uomo tranquillo" di John Ford e con John Wayne, uscito l'anno prima e ambientato proprio in Irlanda.

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247. Svettavento e il senso della storia

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247. Svettavento e il senso della storia

L'arrivo degli Hobbit a Svettavento, l'antica torre di guardia di Amon Sûl, rappresenta un contatto con la memoria di un passato remoto e perduto, che fa presente una storia molto più ampia: un luogo che si connette alla poesia (il poema della Caduta di Gil-galad) e quindi alla tradizione orale. I siti archeologici della Terra di Mezzo servono dunque per aumentare la consapevolezza del singolo e della comunità, portandoli a maturazione.

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246. L'anello di Barahir e il giuramento di Finrod

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246. L'anello di Barahir e il giuramento di Finrod

Salvato da Barahir e dai suoi uomini durante la Dagor Bragollach, l'elfo Finrod Felagund dona all'uomo il suo anello come pegno della sua amicizia verso di lui e tutta la sua discendenza. Un giuramento positivo, che si contrappone a quello di Fëanor che porta la maledizione a chiunque voglia impossessarsi dei Silmaril. Gli effetti delle azioni e delle decisioni di Finrod saranno fondamentali per il buon esito della missione del figlio di Barahir, Beren, e arriveranno perfino alla Terza Era, fino alla storia di Aragorn raccontata nel "Signore degli Anelli".

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