Già nel "Silmarillion" si dice che gli Elfi che moiono di morte violenta vanno nelle aule di Mandos, dalle quali possono tornare con un nuovo corpo. Tolkien perfezionò questa idea nel decimo volume della "History of Middle-Earth", "Morgoth's Ring", ragionando sulla differenza tra spirito (fëa) e corpo (hröa).
Ogni cristiano ha non solo un Padre amorevole - Dio - ma anche una Madre, sempre pronta a rigenerarci nello spirito. La Liturgia proclamata domani nella Forma Straordinaria del Rito romano ci parla di questa Madre amorevole, la Chiesa. Ascolta la riflessione di Gaetano Masciullo.
La lettera pastorale del Vescovo di Tyler, in Texas, ci fa sentire la Voce di Cristo, l'univo vero Pastore e Salvatore. Lettura e commento del prof. Giovanni Zenone.
Contenuta in "Morgoth's Ring", decimo volume della "Storia della Terra di Mezzo" come appendice dell'"Athrabeth", "La conversazione tra Manwë ed Eru" conferma e sviluppa quanto scritto nell'Ainulindalë: gli Elfi possono tornare con un nuovo corpo, ricostituito dai Valar, che hanno competenza sulle cose della materia ma non possono infondere la vita né lo spirito alle creature. L'unione di corpo e anima è sancita da Eru, ma è Manwë a porsi il problema della morte come atto non naturale e introdotto dalla corruzione di Melkor nel mondo.
Non è accettabile un atto simile da parte di un arcivescovo della Chiesa cattolica. Preghiamo per i sacerdoti, per i vescovi, e in riparazione dei sacrilegi commessi contro l'Eucarestia, Gesù vivo in mezzo a noi!