Il male presentato da J.K. Rowling nella saga di Harry Potter è quello assoluto rappresentato dall'ideologia razzista dei nazisti: Voldemort e i suoi Mangiamorte vogliono un mondo depurato da chi deturpa la razza dei maghi dal sangue puro. Ed è questo a rappresentare una delle principali differenze rispetto all'opera di Tolkien, che prende dal nazismo alcuni elementi ma non giunge mai a identificare un male assoluto: come spiega Gandalf, il male assumerà nuove forme e nuove facce, e spetta a ognuno fronteggiarlo.
Grazie al commento di Fabio Trevisan, esploreremo le tematiche centrali del romanzo "La sfera e la croce", che si snodano attorno al contrasto tra la logica perfetta della sfera e lo scandalo paradossale della croce. Analizzeremo come Chesterton affronta il conflitto tra razionalità e fede, e come questi due elementi si intrecciano nella vita dei protagonisti, portando a riflessioni profonde sull’esistenza umana e sulla società.
Il titolo scelto “amore non amore” vuole denotare l’illogicità e l’insignificanza, nella quale la nostra esistenza personale, sociale e culturale è precipitata. In effetti noi viviamo oggi in una società e in una cultura liquida, dove i concetti si fondono, le parole prendono significati trasversali, i sentimenti e le emozioni s’intersecano in una nebbia cognitiva e sensitiva senza precedenti nella storia umana...