Circa alcune dichiarazioni comparse su un noto blog di Libero

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Nota di chiarimento circa alcune dichiarazioni comparse su un noto blog di Libero, 1 febbraio 2024. 

- a cura di Fede & Cultura.

Ci è stato segnalato che, di recente, su articoli di un noto blog di Libero, il nostro libro di recente pubblicazione "Massoneria vaticana", a firma di padre Charles T. Murr, e riguardante l'importante inchiesta Gagnon, sembra essere stato utilizzato per sostenere una tesi che, in realtà, non trova conferma nella testimonianza che abbiamo pubblicato per la prima volta in italiano.
QUI il libro in questione.

In particolare, si sostiene che nel 1983 Giovanni Paolo II avrebbe ricevuto il dossier Gagnon e incaricato "immediatamente" Ratzinger a redigere il Codice di Diritto Canonico per creare un "piano anti-usurpazione". Tale tesi non è assolutamente sostenuta nel libro di padre Murr, né sostenibile per mezzo di esso, dal momento che:

1) mons. Gagnon consegnò il dossier a Giovanni Paolo II il 6 febbraio 1979, ma il papa non prese seriamente quanto il vescovo franco-canadese gli riferì, tanto da convincerlo a partire per l'America meridionale (si consideri che questo era il terzo tentativo di consegna andato a vuoto). Per approfondire, v. pag. 203 e ss. del libro in questione.

2) Nel 1981 Giovanni Paolo II, a seguito dell'attentato subito, convocava d'urgenza mons. Gagnon, al quale propose la berretta cardinalizia, ma questi rifiutava fino a che il nemico numero uno a detta dello stesso Gagnon, ossia il cardinale massone Baggio, non fosse rimosso da capo per la Congregazione dei vescovi. Tuttavia, bisognerà aspettare solo il 1984 per vedere realizzato questo obiettivo, e Gagnon diverrà cardinale quindi nel 1985.

3) Non ci pare provabile in alcun modo che Giovanni Paolo II abbia incaricato Ratzinger nel 1983 a mettere mano sul CJC, dal momento che fu tra il 1972 e il 1978 che i vescovi e i canonisti delle università pontificie formularono gli schemi per il nuovo codice, nel 1981 il papa ricevette la prima versione del testo definitivo, quindi fu riesaminato da alcuni canonisti di sua fiducia, e il 25 gennaio 1983 fu finalmente promulgato il nuovo Codice di diritto canonico, dopo un lavoro ventennale di oltre trecento esperti, di trentuno nazionalità.

Segnaliamo inoltre che padre Charles T. Murr ha letto questa nota e sottoscrive quanto qui precisiamo.


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  • Stefano Ferri il

    Tutto quello che viene riportato nell’ articolo è documentato e documentabile, lo sono anche le contestazioni?

  • Giovanni Esposti Apiccino il

    Sig. Gaetano Masciullo, Lei é un grandissimo bugiardo perché Papa Benedetto XVI stesso la smentisce visto che in ultime conversazioni di Peter Seewald disse che Papa Giovanni Paolo II diede a lui l’incarico di modificare il Codice di Diritto Canonico.

    Gente infame che pur di mandare avanti la menzogna, mente spudoratamente.
    Dio, state tranquilli, vi darà la giusta ricompensa.
    Falsi e Bugiardi, come sempre quando si tratta di questo argomento.
    Meglio tradire Cristo e la verità piuttosto che rinunciare ai denari, vero?

  • Franco Colombo il

    Chiarissimi e precisi come sempre. Grazie.


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