Radici Cristiane recensisce: "Nobile bellezza, sublime santità"

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Pubblicato su Radici Cristiane, ottobre 2021. 

- a cura della Redazione

Partecipando ad una S. Messa tridentina – impropriamente definita “Messa in latino” –, ciò che colpisce normalmente è l’età dei fedeli, medio-bassa. Sono presenti molti giovani, famiglie con figli ancora piccoli, gente insomma che non può provar nostalgia di ciò che anagraficamente non ha mai vissuto.

Cosa, dunque, ha fatto maturare in loro tale sensibilità liturgica? Cosa li spinge a partecipare a questa celebrazione? Il libro di Peter Kwasniewski, Nobile bellezza, sublime santità, grazie ad una chiave di lettura originale e ad una prospettiva singolare, coglie magistralmente il perenne significato teologico, spirituale e rituale della liturgia tradizionale, cerca di ritrovar le fonti e le ragioni di quel senso del sacro, che tanto affascina e che sgorga in modo del tutto evidente della Messa tridentina, dimostrando come tale tesoro appartenga non solo alla storia, ma anche al presente della Chiesa, alla sua essenza teologica ed al suo domani.

I cosiddetti “esperti” erano convinti che tutto questo fosse irrilevante per l’”uomo moderno”: ci si è resi conto che non è così; è anzi proprio di ogni tempo, è proprio dell’uomo il bisogno di trascendente santità, di sacralità del silenzio, di ascesi mistica, che si ritrovano spontaneamente, genuinamente nella S. Messa tradizionale e di cui sono prive, invece, le riforme razionalistiche degli Anni Sessanta con l’annesso crollo nella gerarchia dei valori e con le conseguenze liturgiche di tutto ciò.


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