Radio Spada recensisce: "La Tiara e la Loggia"

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Pubblicato su Radio Spada, 25 giugno 2023. 

- a cura di Luca Fumagalli

Nata per mettere in piedi il progetto di un “nuovo ordine mondiale” antitetico a quello “vecchio” del cattolicesimo medievale, la Massoneria è senza alcun dubbio la società segreta più diffusa e influente al mondo, che ha sempre fatto del complotto il metodo privilegiato per portare avanti la sua strategia sovversiva e rivoluzionaria. Si tratta, in altri termini, di una vera e propria contro-Chiesa – anzi, la contro-Chiesa per eccellenza – la cui funzione storica, tuttavia, sembra oggi essersi esaurita per raggiunti fini: difatti se la Massoneria è stata per secoli il mezzo più organizzato della guerra contro la religione, attualmente la spada della lotta è affidata ad altre entità, per esempio gli stessi cattolici che propagano la teologia modernista; del resto gli ideali massonici sono ormai così diffusi e radicati nelle coscienze dei singoli da costituire i valori fondanti del cosiddetto Occidente democratico e liberale.

La Massoneria nasce ufficialmente a Londra nel 1717, dando corpo per la prima volta a un complesso sistema di logge, affiliazioni e gradi che continua ad esistere. Il suo pensiero attinge a piene mani dallo gnosticismo, una perversione del cristianesimo in chiave iniziatica ed esoterica che tradizionalmente si fa risalire alla figura di Simon Mago, personaggio ambiguo che compare negli Atti degli Apostoli. Altro elemento che la caratterizza è il sincretismo religioso, ossia la convinzione che la verità non sarebbe contenuta tutta intera in una o nell’altra fede, ma sarebbe disseminata in tutte le religioni, che svolgerebbero pertanto la funzione di meri strumenti con cui la Divinità si manifesta all’uomo per eleggere i migliori. L’ambizione ultima dello gnostico rimane dunque quella di creare una società umana nuova, dove le persone spiritualmente superiori assumano il diritto di governare sulle masse e di dettare legge.

Tutto questo e molto di più è raccontato per esteso in La Tiara e la Loggia. La lotta della Massoneria contro la Chiesa (Fede & Cultura, 2023), l’ultimo saggio in ordine di tempo di Gaetano Masciullo, giornalista freelance di formazione filosofica. Secondo una prospettiva storica e teologica, l’autore affronta la questione massonica soffermandosi dapprima sui suoi presupposti ideologici – il cabalismo, l’esoterismo, i liberi muratori … – per poi dimostrare come questa e altre società segrete analoghe abbiano giocato un ruolo decisivo nella formazione della moderna mentalità laica, agendo da protagoniste in frangenti decisivi quali, giusto per citarne un paio, la Rivoluzione francese e il Risorgimento.

Al di là di un’esposizione chiara e di un comparto bibliografico di tutto rispetto, uno dei più grandi pregi de La Tiara e la loggia è, per così dire, la lucida pacatezza, scientificamente fondata, con cui si esamina l’incidenza della Massoneria nella storia senza cadere negli opposti errori dell’esagerazione complottista – per cui dietro ogni evento, anche il più marginale, si avverte come il bisogno di individuare sempre e comunque una marca massonica di qualche tipo – o della dismissione indulgente, atteggiamento di chi considera la Massoneria solamente un club esclusivo per ricchi annoiati che nulla hanno a che spartire con la politica dei più alti livelli, o peggio, una gigantesca bufala, buona giusto per ispirare la trama di un thriller di serie b.

L’autore è inoltre abile nel mettere in guardia contro le facili semplificazioni, invitando a considerare il fenomeno massonico nella sua complessità, caratterizzato pure da differenti vedute, disaccordi e addirittura scontri tra le stesse logge. Parimenti vengono messi in discussione alcuni falsi miti come, ad esempio, l’origine massonica degli Stati Uniti o il fascismo inteso quale fenomeno schiettamente anti-massonico.

La Tiara e la Loggia è insomma un libro da leggere se non altro per intendere un po’ più a fondo quel sostrato ideologico su cui poggia il mondo e le istituzioni che ci circondano, il cui profumo è purtroppo più smile a quello dello zolfo che a quello dell’incenso.


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