Il nuovo libro di S. Fontana, Ateismo cattolico?Quando le idee sono fuorvianti per la fede (Fede & Cultura, Verona 2022), propone la nozione di «ateismo cattolico» per spiegare una certa deriva della fede cattolica: lo fa attraverso nove capitoli, più o meno della stessa lunghezza, anche se non di uguale importanza. Il lettore può leggere il cuore della proposta di Fontana nell’introduzione e, soprattutto, nei primi due capitoli, che definiscono cosa sia appunto l’«ateismo cattolico» (pp. 5-48).
Il nuovo papa probabilmente negli anni del Concilio era un adolescente o un uomo giovanissimo, forse addirittura un bambino. In ogni caso non è stato plasmato dall’esperienza conciliare e dai successivi dibattiti sul suo significato e la sua ricezione, a differenza di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco. Pertanto il nuovo papa giocherà un ruolo di transizione in modo diverso dai suoi immediati predecessori. Sembra, dunque, appropriato considerare ciò che la Chiesa ha imparato dalla sua stessa esperienza nei pontificati di questi tre papi conciliari – e indicare cosa il nuovo papa potrà assumere da questo insegnamento.
Ci sono libri di filosofia e teologia adatti a capire il presente. Quello del filosofo Stefano Fontana, La nuova chiesa di Karl Rahner. Il teologo che ha insegnato ad arrendersi al mondo (Fede & Cultura) è uno di quelli.
Come sappiamo, nel corso degli ultimi anni l’idillio ascetico del monastero di Bose è stato turbato sfociando in uno scontro senza esclusioni di colpi che ha coinvolto i monaci e le monache oltre che lo stesso fondatore, Enzo Bianchi, a cui il Vaticano ha ordinato di allontanarsi...