Grazie al commento di Fabio Trevisan, esploreremo le tematiche centrali del romanzo "La sfera e la croce", che si snodano attorno al contrasto tra la logica perfetta della sfera e lo scandalo paradossale della croce. Analizzeremo come Chesterton affronta il conflitto tra razionalità e fede, e come questi due elementi si intrecciano nella vita dei protagonisti, portando a riflessioni profonde sull’esistenza umana e sulla società.
Il titolo scelto “amore non amore” vuole denotare l’illogicità e l’insignificanza, nella quale la nostra esistenza personale, sociale e culturale è precipitata. In effetti noi viviamo oggi in una società e in una cultura liquida, dove i concetti si fondono, le parole prendono significati trasversali, i sentimenti e le emozioni s’intersecano in una nebbia cognitiva e sensitiva senza precedenti nella storia umana...
A prima vista si potrebbe pensare che tutto l’intreccio di Harry Potter si basi sul destino in base a una profezia, come se tutti gli avvenimenti scaturiscano da un “così è stato scritto” e altre alternative non fossero possibili. In realtà J.K. Rowling dice che al centro di tutto c'è il libero arbitrio dell'individuo: solo le nostre libere scelte ci rendono ciò che siamo, eroi o vili, e solo chi è schiavo di una dittatura rinuncia a questo diritto/dovere.
Si può davvero parlare di appropriazione politica e ideologica nel caso di chi usa Tolkien per condurre battaglie a favore del clima? A ben guardare, "Il Signore degli Anelli" ci consegna dei modelli di approccio diversi, a seconda dei vari popoli e personaggi che vengono tratteggiati nel romanzo. Se il male c'è e ha un volto preciso (Mordor, ma anche Isengard), il modo di opporvisi non è univoco, anzi, risponde all'applicabilità del singolo lettore che ci vede dentro qualcosa di suo.
G.K. Chesterton è autore di "San Francesco d'Assisi", una ricostruzione arguta e inusuale della vita e della mistica del grande santo italiano. Ne parliamo con Fabio Trevisan!