Già nel "Silmarillion" si dice che gli Elfi che moiono di morte violenta vanno nelle aule di Mandos, dalle quali possono tornare con un nuovo corpo. Tolkien perfezionò questa idea nel decimo volume della "History of Middle-Earth", "Morgoth's Ring", ragionando sulla differenza tra spirito (fëa) e corpo (hröa).
Contenuta in "Morgoth's Ring", decimo volume della "Storia della Terra di Mezzo" come appendice dell'"Athrabeth", "La conversazione tra Manwë ed Eru" conferma e sviluppa quanto scritto nell'Ainulindalë: gli Elfi possono tornare con un nuovo corpo, ricostituito dai Valar, che hanno competenza sulle cose della materia ma non possono infondere la vita né lo spirito alle creature. L'unione di corpo e anima è sancita da Eru, ma è Manwë a porsi il problema della morte come atto non naturale e introdotto dalla corruzione di Melkor nel mondo.
A cosa risponde Frodo quando si rende disponibile a prendere l'Anello? Lavolontò che lomuove viene da Eru o dall'Anello? Il testo non ce lo dice, giocando su un raffinato non detto, come quando nonchiarisce di chisono le voci che lo stesso Frodo sente quando è sul Seggio della Vista ad Amon Sûl.
Il terzo capitolo della saga, "Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban", introduce una narrazione più oscura e matura rispetto ai primi due romanzi, e affronta problemi come la depressione, la malattia da nascondere a livello sociale e la differenza tra verità storica e giustizia. Non mancano insegnamenti profondi e una polemica sulla profezia, perché alla fine Hogwarts è una scuola ma insegna soprattutto a crescere e a pensare con la propria testa.
Come si è evoluto il mondo della Terra di Mezzo? Perché Tolkien non è riuscito a completare "Il Silmarillion", nonostante i tentativi di pubblicazione nel 1937e nel 1951? Possiamo vedere che il legendarium tolkieniano è stato unmondo in perenne espansione nella mente del suo stesso creratore, che spesso si è perso nel tentativo di coerentizzare il tutto ma che, in fin dei conti, non è riuscito a risolvere il problema principale che lo attanagliava sin dalle prime redazioni del testo: trovare una cornice narrativa in grado di unire tutte le storie, tutte le forme di narrazione e i vari punti di vista.