Il primo capitolo de "Lo Hobbit" è programmatico di tutto quello che troveremo nel corso del romanzo, a cominciare dal suo protagonista, Bilbo Baggins, un bamboccione di 50 anni che non ha mai fatto niente nella vita divenendo la copoie conforme del suo padre conformista. Possiede però un germe avventuroso che gli deriva dalla madre, Belladonna Tuc, e per questo deve combattere con la parte Baggins che cerca di reprimerlo. A sconvolgere la sua vita ci pensa un mago, Gandalf, che gli piomba incasa insieme a tredici nani per coinvolgerlo in un'avventura apparentemente impossibile: recuperare il tesoro custodito nientemeno che da un drago...
Leggere è un'attività che arricchisce l'anima, forma la mente e - perché no? - diverte. Oggi il Prof Giovanni Zenone vi consiglia tre libri, scritti da autori non cristiani, che sono però di utile spunto anche per noi cattolici, e ci aiutano a crescere e riflettere su tutto ciò che riguarda l'uomo.
Una raccolta di racconti che presentano tra le righe sia la condizione dei cattolici inglesi ad inizio Novecento sia la volontà di fare apologetica. Ecco Voci dall’altrove, di Roger Pater, pseudonimo di dom Roger Hudleston.
Il quotidiano "Avvenire" ha pubblicato un articolo intitolato "La teologia di Tolkien contro le ideologie" di Roberto Presilla a proposito di come "Il Signore degli Anelli" sia stato troppo spesso strumentalizzato al di là delle intenzioni del suo Autore. Cosa ne penso?
Fa discutere il remake (l'ennesimo!) del classico di Walt Disney "Biancaneve e i sette nani", che questa volta però non ha i nani (e nemmeno il principe), in nome dell'inclusività e del politicamente corretto. Ma siamo sicuri che questa sia la strada giusta? Perché raccontare sempre le stesse storie?