Nella storia del 1953 "Topolino e la scarpa magica" la Disney ci porta nientemeno che alla scoperta del folklore irlandese: Topolino infatti incontra il piccolo popolo dei folletti e deve aiutarli a detronizzare il loro perfido re. Non mancano però rimandi espliciti al film "Un uomo tranquillo" di John Ford e con John Wayne, uscito l'anno prima e ambientato proprio in Irlanda.
L'arrivo degli Hobbit a Svettavento, l'antica torre di guardia di Amon Sûl, rappresenta un contatto con la memoria di un passato remoto e perduto, che fa presente una storia molto più ampia: un luogo che si connette alla poesia (il poema della Caduta di Gil-galad) e quindi alla tradizione orale. I siti archeologici della Terra di Mezzo servono dunque per aumentare la consapevolezza del singolo e della comunità, portandoli a maturazione.
Salvato da Barahir e dai suoi uomini durante la Dagor Bragollach, l'elfo Finrod Felagund dona all'uomo il suo anello come pegno della sua amicizia verso di lui e tutta la sua discendenza. Un giuramento positivo, che si contrappone a quello di Fëanor che porta la maledizione a chiunque voglia impossessarsi dei Silmaril. Gli effetti delle azioni e delle decisioni di Finrod saranno fondamentali per il buon esito della missione del figlio di Barahir, Beren, e arriveranno perfino alla Terza Era, fino alla storia di Aragorn raccontata nel "Signore degli Anelli".
Un’architettura complessa con molteplici livelli di lettura, l’universo letterario creato da J.R.R. Tolkien ne "Il Signore degli anelli", "Lo Hobbit" e tutti gli altri scritti relativi alla terra di mezzo, è difficilmente inquadrabile...
Quando Aragorn decide di attraversare i Sentieri dei Morti, i Rohirrim vengono colti dal terrore: non sanno perché e non conoscono le origini del luogo, ma ci attribuiscono delle precise credenze che sono le stesse che noi attribuiamo ai siti archeologici di cui non conosciamo l'origine nel nostro Mondo Secondario...