Il male presentato da J.K. Rowling nella saga di Harry Potter è quello assoluto rappresentato dall'ideologia razzista dei nazisti: Voldemort e i suoi Mangiamorte vogliono un mondo depurato da chi deturpa la razza dei maghi dal sangue puro. Ed è questo a rappresentare una delle principali differenze rispetto all'opera di Tolkien, che prende dal nazismo alcuni elementi ma non giunge mai a identificare un male assoluto: come spiega Gandalf, il male assumerà nuove forme e nuove facce, e spetta a ognuno fronteggiarlo.
A prima vista si potrebbe pensare che tutto l’intreccio di Harry Potter si basi sul destino in base a una profezia, come se tutti gli avvenimenti scaturiscano da un “così è stato scritto” e altre alternative non fossero possibili. In realtà J.K. Rowling dice che al centro di tutto c'è il libero arbitrio dell'individuo: solo le nostre libere scelte ci rendono ciò che siamo, eroi o vili, e solo chi è schiavo di una dittatura rinuncia a questo diritto/dovere.
Si può davvero parlare di appropriazione politica e ideologica nel caso di chi usa Tolkien per condurre battaglie a favore del clima? A ben guardare, "Il Signore degli Anelli" ci consegna dei modelli di approccio diversi, a seconda dei vari popoli e personaggi che vengono tratteggiati nel romanzo. Se il male c'è e ha un volto preciso (Mordor, ma anche Isengard), il modo di opporvisi non è univoco, anzi, risponde all'applicabilità del singolo lettore che ci vede dentro qualcosa di suo.
Il mago traditore Saruman tradisce il mandato ricevuto dai Valar: ispirare i popoli liberi nella loro lotta contro Sauron. Si lascia infatti traviare dal suo desiderio di potere e controllo, e quindi tenta sempre di soggiogare e manipolare gli altri, ritenendoli inferiori pedine da usare a suo piacimento. In questo modo si aliena anche l'aiuto dell'ambiente naturale, che lui vede solo in ottica antropocentrista, cioè alla luce di quanto vantaggio può portargli.
Gli Hobbit arrivano finalmente a Brea, un villaggio in cui convivono Gente alta e Gente Bassa. Ma non tutti gli uomini sono buoni: Harry Caprifoglio e Bill Felcioso sono molto pericolosi e sono addirittura alleati dei Nazgûl. Per fortuna c'è Aragorn, che salva gli Hobbit alla locanda del Cavallino Inalberato/Puledro Impennato.