Analizzando la struttura del "Signore degli Anelli" è possibile enucleare delle linee narrative ben precise che si separano e si ricombinano, ma anche dei rimandi interni e dei collegamenti a "Lo Hobbit", romanzo che lo precede e che funge da modello per buona parte del racconto. Quel che è certo è che Tolkien scriveva in un modo assolutamente particolare e tirava i fili della narrazione a modo suo.
Del romanzo "Lo Hobbit" esistono due traduzioni italiane, a firma di Elena Jeronimidis Conte (1973) e di Caterina Ciuferri (2012): qual è la migliore? Quali sono le criticità di entrambi i lavori?
In ossequio all'inclusività e al politicamente corretto, nella serie "Gli Anelli del Potere" Amazon ha dato una propria interpretazione in merito al colore di certe razze, Ma gli Hobbit possono essere di colore? Quali prove ci ha dato Tolkien per pensarla così?
Spesso si pensa che, nel "Signore degli Anelli", Sauron sia un semplice occhio e che sia privo dicorporeità. In realtà il Signore Oscuro un corpo ce l'ha e l'Occhio senza palpebre è il suo emblema oltre che il simbolo della sua essenza...
Come sempre in Tolkien, i personaggi non si riducono mai alla loro ispirazione, ma inglobano anche altre caratteristiche per dare origine a dei prodotti unici: è il caso dei Rohirrim, i Cavalieri di Rohan, che sembrano gli Anglosassoni della Mercia (il Mark della Terra di Mezzo) e parlano in antico inglese ma allo stesso tempo vanno a cavallo, cosa che gli Anglosassoni non facevano.