Un tempo e uno spazio separati da quelli profani ma, proprio per questo, capaci di vivificare: parole e azioni, gesti e paramenti, oggetti e testi, in un’inestricabile e affascinante rete di simboli e di reciproci rimandi. Sono lo spazio e il tempo della Liturgia, specie di quella Romana, di cui si occupa il testo Una foresta di simboli. Il senso mistico-allegorico della Messa tradizionale di Claude Barthe, ed. Fede e cultura 2019, che ci guida in questa impresa labirintica e dimenticata ma, proprio per questo, affascinante.
Partecipando ad una S. Messa tridentina – impropriamente definita “Messa in latino” –, ciò che colpisce normalmente è l’età dei fedeli, medio-bassa. Sono presenti molti giovani, famiglie con figli ancora piccoli, gente insomma che non può provar nostalgia di ciò che anagraficamente non ha mai vissuto.
Caro dottor Tosatti, raramente mi capita di sentire il desiderio impellente di suggerire la lettura di un libro. Lo vorrei fare con il libro che introdurrò immediatamente, un vero inno d’amore per la Chiesa che vuole il nostro aiuto, la nostra difesa. Un inno alla “resistenza” della fede cattolica...
A otto anni dalla pubblicazione in Francia, vede finalmente la luce, per i tipi di Fede & Cultura, l’edizione italiana del volume Una foresta di simboli, a firma del reverendo Claude Barthe.