Tamburini, il fascino della messa in latino

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Recensione apparsa su Il Mattino, 22 Luglio 2024. 

- a cura di Ciro Manzolillo.

Ormai numerose indagini sociologiche e giornalistiche si interrogano sulle ragioni che conducono un numero sempre crescente di giovani, in tutto il mondo e anche a Salerno, a frequentare le chiese dove si celebra la liturgia tradizionale in lingua latina. Una risposta convincente è contenuta nel recente volume di Samuele Tamburini dal titolo Il fascino della liturgia tradizionale, edito da Fede & Cultura e ora disponibile nelle librerie salernitane. Il testo, arricchito dalla prefazione di Giovanni Zenone, sfata alcuni luoghi comuni del tutto infondati. Il primo è quello che vede nella mancata conoscenza del latino un ostacolo alla partecipazione. In realtà non è affatto necessario conoscere la lingua, poiché quella liturgia parla il linguaggio immediato e universale dei sensi. I gesti, i paramenti, l'incenso, il canto gregoriano e le formule, servono ad avvolgere completamente i cinque sensi e coinvolgere in modo pieno chi vi prende parte. La cosiddetta "Messa tridentina" offre ciò che non è possibile trovare altrove: quell'esperienza del sacro che, attraverso la bellezza sensibile, eleva verso il soprannaturale. La stessa posizione del sacerdote, che non dà le spalle ai fedeli, come erroneamente si crede, ma invece guida l'assemblea in direzione dell'altare, consente a tutti di tenere lo sguardo concentrato sul mistero che si sta svolgendo. Queste pagine accompagnano il lettore a gustare un patrimonio spirituale di perenne attualità, capace di parlare al cuore degli uomini di ogni tempo.


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