Come riconoscere i falsi veggenti. Il libro di don Roncaglia

diavolo Madonna recensioni

Pubblicato il 6 luglio 2022.

a cura di Luca Fumagalli


Pubblicato per la prima volta nel 2020 da una piccola casa editrice bergamasca, Rivelazioni private di don Enrico Roncaglia è stato ristampato quest’anno da Fede & Cultura in una nuova edizione corretta e ampliata.

Il libro, come da sottotitolo, è un prontuario per distinguere le vere e le false apparizioni, frutto dell’esperienza pluriennale di un sacerdote che ha avuto l’opportunità di avere a che fare con diversi fenomeni soprannaturali (o presunti tali). Da ciò nasce il desiderio di offrire al semplice fedele alcuni criteri par valutare e distinguere i singoli casi, onde evitare di cadere vittima dell’incredulità aprioristica oppure, all’opposto, di rimanere abbindolati dalle panzane del guru di turno.

Prima di entrare nel merito della questione, a mo’ di premessa, l’autore ricorda che la Chiesa ha sempre ribadito che le rivelazioni private non aggiungono niente alla dottrina tradizionale, ma servono piuttosto come aiuto celeste in determinate situazioni storiche.

Don Roncaglia si sofferma quindi su tre aspetti che caratterizzano il tempo presente, giusto per chiarire meglio il contesto in cui si muoveranno le sue argomentazioni. Il primo è l’aumento esponenziale del numero di rivelazioni private, vere o false che siano, con conseguente moltiplicarsi di profeti, veggenti e mistici. Il secondo è il calo di interesse, da parte dei vescovi e dei sacerdoti, nei confronti del tema della cura pastorale delle persone carismatiche. Del resto, vittima del modernismo, negli ultimi anni lo stesso clero ha fatto passi da gigante nella negazione del misticismo cattolico. Un terzo elemento è che le ultime generazioni, nonostante tutto, sono assetate di sacralità: estromesso volutamente dalla liturgia e dalla vita della Chiesa, il senso del sacro bussa insistentemente ai cuori inariditi dal materialismo e dall’edonismo. Gli uomini cercano il Mistero, ma spesso, facilmente suggestionabili, finiscono ancora più nelle tenebre e nella confusione.

Dopo essersi soffermato sulle fonti primarie di conoscenza per un cattolico, ovvero la Tradizione apostolica, la Sacra Scrittura e il Magistero, e aver distinto la rivelazione pubblica da quella privata, don Roncaglia si concentra, nella seconda parte del volume, sul processo di discernimento, sui suoi metodi e sulle sue condizioni. Innanzitutto si deve tener sempre conto dei poteri del maligno – ma pure dei suoi limiti – per poi mettere in campo strumenti quali l’osservazione, il ragionamento e la verifica, che sono quelli della conoscenza in generale. L’oggetto del discernimento è essenzialmente il contenuto della rivelazione privata, il quale, tuttavia, è inseparabile dalla persona “carismatica”: non è sufficiente, quindi, esaminare il messaggio in sé e per sé, ma pure vagliare la buona fede e la salute psico-fisica del messaggero (stando inoltre attenti agli effetti che la rivelazione ha sulle persone che la accolgono). Mitomani, narcisisti e imbroglioni di ogni sorta sono, purtroppo, all’ordine del giorno, ed è perciò fondamentale affrontare questi casi con i piedi di piombo, attenti a cogliere eventuali segnali di un probabile inganno. In chiusura di questa seconda parte, seguono un capitoletto dedicato alle psicosette e uno sui luoghi comuni da sfatare quando si parla di rivelazioni.

Il finale del volume porta all’attenzione del lettore alcuni esempi di rivelazioni autentiche, come, ad esempio, quelle della Madonna a Fatima e a Lourdes, nonché alcune testimonianze di veri mistici e veggenti.

Rivelazioni private si chiude pertanto su una nota positiva, il migliore epilogo possibile per un libro assolutamente da leggere.


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