Un mix di ironia, fantasia, amarezza. Questa la definizione del nuovo lavoro di Rino Cammilleri, autore cattolico di libri imperdibili come (citando i più recenti) «Immortale odium», «Ma l’Inquisizione ha fatto anche cose buone?», «Io e il Diavolo. Il romanzo di Sant’Antonio da Padova», «Il Vangelo fa parte del paesaggio?»...
In fuga, con i suoi figli, accusato di omicidio, abusi e altre nefandezze. Solo per aver pensato e scritto che il Nuovo Ordine Mondiale e il pensiero unico imposto dall’ideologia del politicamente corretto stanno imprigionando tutti, rendendoci schiavi della più feroce delle dittature: quella che si impone sotto forma di paternalismo, tanto che i prigionieri sono indotti a ringraziare e perfino ad amare i carcerieri...
Il Signore ha colorato la sua parola di bellezze svariate, perché coloro che la scrutano possano contemplare ciò che preferiscono. Ha nascosto nella sua parola tutti i tesori, perché ciascuno di noi trovi una ricchezza in ciò che contempla (Dai «Commenti sul Diatessaron» di sant’Efrem, diacono)
San Francesco d’Assisi, famoso saggio di G. K. Chesterton recentemente ristampato dalla meritoria casa editrice Fede & Cultura (edizione a cui sono onorato di aver contribuito con una breve prefazione), è un testo acuto, singolarmente penetrante, pubblicato per la prima volta nel 1923.